venerdì 11 maggio 2012

L'opposizione sul continente.

Mentre l'uscita della Grecia dal cappio dell'euro si avvicina a grandi passi, le sovranazionali istituzioni germaniche sentenziano che la loro moneta sopravviverà anche alla mutilazione di questa inerte appendice. Passano successivamente a minacciare l'Italia, per ripiegare su di un errore di traduzione. Non erano in pochi, fra coloro che sono informati o impegnati in studi sociali, a chiedersi cosa ci si potesse aspettare, in un contesto così sofferente e compromesso ed a meravigliarsi della mancanza di azioni "esemplari". L'obiezione era che, in un contesto sovranazionale, i riferimenti organizzativi di una mai spenta fazione armata, venivano a soffrire, per così dire, di provincialismo ed a perdere degli obiettivi su cui coagulare un consenso sotterraneo. Ecco che, in una situazione di rapido ripiegamento sulle condizioni d'esordio del capitalismo e conseguente pauperismo, tornano a colpire e a dichiarare di voler colpire, i gruppi anarchici informali, affiliati alla Federazione anarchica europea. L'anarchia, per definizione non può che essere globale, quindi, quale miglior competitore - come all'epoca di Bakunin a Pontelungo ( vi soggiornò relamente ) - di un ritrovato movimento anarchico, armato ed in opposizione ai simboli ( ma loro dicono agli artefici ) della contro rivoluzione di classe. Gli anarchici sono e si identificano con le classi più disperse, disperate ed emarginate delle società, anche se, purtroppo, soffrono dell'anarchia vera, quella dei potenti, di cui la finanza è insieme frutto e strumento e stanno, forse, ritrovando un ruolo e un'identità nichilista , nella quale difficilmente trascineranno quel che resta della classe operaia, casomai suggestionata dalla Lega prima e dal Grillo imprecante adesso. Resta che, per canali e condotte, a me ignote, di una frequentazione ideale e solidale, stanno ora passando alle azione sanguinarie e innovando, in una situazione sociale più compromessa di allora, la lotta armata delle Brigate rosse e della Rote armee fraction. Nel manifestarsi hanno scelto l'icona di un'anarchica greca in sciopero della fame ed hanno citato altri sette anarchici ellenici, in carcere e ripetutamente - a loro dire - torturati. La Grecia è, anche, terra di tradizionale anarchica che durante le vicende storiche di quel Paese povero, corrotto e sfortunato si è camaleontizzata con i gruppi marxisti ma, soprattutto, trotzkisti, che hanno avuto la loro genesi nella resistenza agli Italiani e ai Tedeschi, come, ritengo, i gruppi armati politicizzati italiani, nella Resistenza armata del fu P.C.I. clandestino. La Grecia è anche emblema della tirannia creditoria delle banche tedesche, camuffate da Governi e rappresentate dalle non elette istituzioni continentali, strangolata per le mene dei pochi e corrotti beneficiari del sistema che li ha resi ostaggio degli stessi interessi coalizzati su scala generale continentale e che è all'origine della disperazione e mancanza di prospettive della stragrande maggioranza della popolazione greca. Fatto salvo che gli anarchici, per la loro impalpabilità e capacità di mimesi, ma anche per il facile rifluire delle loro velleità quando perdono d'attualità, sono sempre i primi indiziati di atti e disordini di cui non si sanno interpretare le cause o di cui si vogliono nascondere gli autori. Spesso, l'anarchia vera, quella del potere, riversa la broda dei suoi atti strumentali sui poveri e piccoli emuli minori, senza che la coerenza interpretativa abbia a soffrirne, perché la verità è sempre un Giano bifronte.

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