giovedì 13 gennaio 2011

Milone

Oggi, vecchio mio, ho toccato il fondo. Sotituisco il sindacalista di fiducia e coagulo la Passione per il lavoro ( degli altri ) e la Responsabilità verso gli azionisti dell'impresa.
Dopo il mini scazzo di ieri mattina, oggi, alla solita ora, il bus ha rispettato gli orari ed io ho spaccato il minuto.
Tutte le posizioni erano già coperte: si sa, chi va a Santa Lucia perde il posto all'osteria. Questo tutti lo capiscono.
Nessuno ha niente da dire.
Il proattivo affaccendarsi dei colleghi ginnasiarchi - complimenti, Milone, per il risultato - libera, però, tempo per tempo, ambiti e nicchie che è buona norma riempire, per offrire sempre agli astanti l'impressione degli "otto milioni di baionette". Erano le stesse truppe che giravano intorno all'isolato, dietro il palco delle autorità dell'Asse.

Ho allungato un po' il percorso verso la mescita ( di cappuccini ) sul corso e mi sono soffermato ( un attimo ) al banchetto di un robivecchi e, in mezzo a cianfrusaglie di ogni tipo, ho notato un rettangolo di carta vile ( oggi sarebbe carta ecologica, riciclata ) che recava un proclama di benvenuto a S.E. Cav. Benito Mussolini, in visita al dopo lavoro di Rossano calabro.
Quei poveracci si saranno dovuti trattenere a sorbirsi pistolotti variegati ma univoci, come è capitato ai miei colleghi, ieri sera, durante una terapia collettiva di indottrinamento gratuito.
Quante assonanze, nei termini, nel pathos, nel profluvio di punti esclamativi. ( Cfr. Portale ) Non è che, per risparmiare, copiate?
Ho chiesto quanto costava. " Devo chiedere":
Prende il cellulare e chiama. Dal bar, poco distante, esce un uomo senza qualità - che notoriamente piace ai tiranni - e, un po' sbuffando, suggerisce qualcosa al robivecchi.
"Quindici euro". "Grazie, è carino, ma mi pare troppo".
In fondo, sono già servito.

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