giovedì 13 gennaio 2011

Milone

Milone, nei giorni scorsi è morto un neonato, di freddo e di stenti, a Bologna. Viveva in Piazza Maggiore, a pochi passi da qui, con il gemello che è sopravvissuto nella lotteria della vita, restituita alla sua realtà bruta, senza mediazioni. Delle mediazioni delle burocratiche e timorose ( di sé ) istituzioni, la madre e il padre avevano cercato di fare a meno, paventando che provvedessero, affidando i fantolini a qualche struttura "protetta".
Durante il giorno, si scaldavano in Sala Borsa, la biblioteca multimediale del Centro. L'unica cosa di cui si sono ripetutamente preoccupati gli inservienti è stata di segnalarne l'incongrua presenza.
La querelle di attribuzione delle responsabilità prevalenti non mi interessa.
E' la prima volta, dopo l'ultima guerra, in città, che questa sorte tocca al più debole di una famiglia disagiata.
Siamo rientrati nella barbarie, dalla quale eravamo usciti da quando i contadini avevano smesso di dividersi la carne con i cani dei padroni.
Con la medesima indifferenza.
Oggi c'è il sole.

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