mercoledì 27 gennaio 2016

Le braghe alle statue della civiltà classica.

Il Rabbino capo dela comunità ebraica bolognese si è offeso perchè nessun rappresentante della Curia è andato all'inaugurazione del Memoriale alla Shoah, nel giorno della memoria. Che cosa si aspettava? C'è stata una correzione da Roma del Vescovo, ma resta il fatto che nessun altro si è scomodato, né è stato richiesto di farlo. Sempre il Rabbino capo non si è peritato di commentare il lungo incontro diplomatico fra il Papa e il Presidente Āyatollah della Repubblica islamica dell'Iran: "dopo la visita in Sinagoga e tante belle ma ripetitive parole, non si fa diplomazia con chi ha dichiarato che fra venticinque anni Israele non ci sarà più. Bisognerebbe essere più coerenti e conseguenti per essere credibili e ingenerare fiducia". Giusto: approvo e sottoscrivo. Bisognerebbe però non essere cattollici. "Cattolici" sono anche i politici nominati "per l'occasione" e la Soprintendente che hanno oscurato i nudi del Museo capitolino, che il capo islamico ha visitato nonostante che la raffigurazione, religiosa e profana, l'arte tutta, sia negata dal Corano e si sfoghi, nei Paesi islamici, nella tessitura dei tappeti e nella composizione dei mosaici. Oggi, a partenza avvenuta, era tutto un cascare dalle nuvole, un chiamrsi fuori da una decisione che la prudente e conformista Sovrintendente non avrebbe mai messo in atto senza "copertura". Con l'Iran si trattava di affari e non di cultura, dopo la revoca delle sanzioni e anche il Papa ha fatto la sua politica, dalla quale, significativamente, resta fuori la sola Israele, l'unica realtà irriducibile, almeno sul piano culturale, ai compromessi. Non vorranno farci credere che la bella sovrintendente sia tanto autonoma, scoperta e disallineata, quanto il direttore di non so quale sezione della RAI che ha anticipato il brindisi di inizio anno ( quello della bestemmia nei sottotitoli ), che ha affermato trattarsi di una prassi consolidata " compromettendo ulteriormente l'immagine dell'azienda", come ha sancito e sanzionato la sua lottizzata Presidentessa. Sono questi i capri espiatori, immolati alla "moralità" inconcludente, anche produttivisticamente, del culto ridicolo delle forme, subdolo fino alla sfacciataggine, mentre la sostanza resta friabile e si cerca di fare affari anche con un Ayatollah sanguinario e levantino, distinguendosi solo dall'inutile pubblicitario.

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