martedì 12 giugno 2012

Tutto scorre..e si ripete.

Nel 1900 venne pubblicato, negli Stati Uniti, "Il meraviglioso mago di Oz" di L. Frank Baum. Il brogliaccio mitologico si proponeva di appoggiare il candidato presidenziale William Jennings Bryan, che prometteva di cambiare lo standard dell'oro con un sistema bimetallico, che avrebbe consentito di creare una moneta in argento accanto a quella d'oro, più adatta ai consumi delle classi popolari. I debitori erano, infatti, i suoi più convinti sostenitori, a cominciare dalle famiglie contadine del Midwest, come quella di Dorothy, la protagonista del libro di Baum. Negli anni della severa crisi della fine del XIX secolo, queste famiglie avevano dovuto subire e affrontare le conseguenze di una massiccia ondata di pignoramenti e di sfratti. Secondo la lettura popolare di questo libro, che sarebbe diventato di culto letterario, mitologico e cinematografico, le Streghe cattive dell'Est e dell'Ovest ( la Fornero? )rappresentano i banchieri delle due coste mercantili, promotori e beneficiari della scarsità di moneta, lo Spaventapasseri simboleggia gli agricoltori, che non avevano il senno di evitare di cadere nella trappola del debito, l'Uomo di latta è il proletariato industriale, che non ha il cuore di agire in solidarietà con gli agricoltori, il Leone codardo rappresenta la classe politica che non ha il coraggio d'intervenire. La Strada di mattoni gialli, le Scarpette d'argento, la Città di smeraldo e il Mago incapace ( Monti? ), parlano da sé. Oz è l'abbreviazione, in inglese, di oncia.

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