mercoledì 6 giugno 2012

Leadership cibernetica.

Sta per cominciare la nostra Odissea nella leadership, in un processo di emanazione trinitario: il Capo del capo, il Capo e i discepoli. Saremo il popolo del Credem'a me. Con spirito costruttivo - ci mancherebbe! - smusseremo particolarità, equivoci, incomprensioni e saremo tanti corpi - quasi tutti da indossatori - ma un'anima sola. Almeno sette apostoli valuteranno il Capo - in realtà, ne sottolineeranno qualche spiritoso ghiribizzo di carattere, per poi incensarlo, amarlo e glorificarlo. I Capi e i loro cloni rafforzeranno il nostro spirito unitario per poi procedere, come un sol uomo, a tradurre in fatti e non in parole, i savi proponimenti. Saranno i comportamenti integrati e conformi a produrre gli effetti, i risultati delle intenzioni. Non sarà per fede che saremo salvi se la fede non sarà feconda di esiti. Sarà quindi attraverso un controllo incrociato ed orizzontale di ogni atto, disponibilità, controllo, corrispondenza meccanica ad ogni sollecitazione, che la leadership si effonderà sopra di noi, dandoci l'illusione di un comune destino. Tutto ciò si estrinsecherà in cenacoli ristretti, quindi il Verbo viaggerà nel cyberspazio, estaticamente ammirato. Sarà anzi necessario che, al di fuori degli epta-campioni - non se ne faccia cenno, onde impedire a qualche subdolo eretico di insinuare errori e introdurre il disordine nelle nostre file. Verrà, infine, il tempo del raccolto, sul quale, proprio perché discepoli, non ci sarà consentita alcuna facoltà di valutazione.

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