sabato 23 giugno 2012

Stress correlato al lavoro, lavoro correlato allo stress.

La correlazione stress-lavoro o viceversa, è ambigua, trattandosi di una alimentazione fra eventi endogeni ed esogeni, ma riassumibili, forse, nella difficoltà di far coincidere tempi e obiettivi, obiettivi e situazioni, ansia di smaltire un gravame per poterne affrontare altri a cui si oppongono impreviste obiezioni o impedimenti. In questa dicotomia fra il dire e il dover fare, fra il pensare e l'agire, si crea un intasamento interiore, che Wilehm Reich suggeriva di sciogliere in un orgasmo, che influenza negativamente la vita dei soggetti colpiti. La vita associata, nella quale, alla compresenza di impegni onerosi si associa la volontà di ogni entità coinvolta di spostarne il peso, lateralmente, su altri istituti, reali o mitologici, della relationship, fa avvertire la sua ponderosità soprattutto sulle spalle più provate, quelle cioè, che, con risorse scarse devono provvedere a sé e agli altri, includendo nella (in)sopportabile estraneità, ogni sorta di profittatori. Talune categorie intermedie, o mediocri, sembrano enfatizzare questa sensazione di disagio, portandola a picchi abnormi, materialmente ingiustificati. Questo avviene per l'affievolirsi del senso d'identità o la sua considerazione svilita e disprezzata. In medio - sembra - non stat virtus, ma incertezza e insoddisfazione. E' in questa fascia sociale che si riscontrano alte percentuali di alcolisti e tabagisti e un numero di suicidi che le condizioni materiali non giustificano. Le ristrutturazioni produttive dell'ultimo ventennio hanno incrementato queste sofferenze morali, alle quali è stato offerto uno sfogo con i pensionamenti anticipati - i cosiddetti esodi - oggi ostruiti per le superiori ragioni dei bilanci all'europea, mentre, per favorire i quali, si era dato luogo a studiate ( e pagate ) strategie di mobbing. Ecco una causa evidente del fenomeno oggetto di studio, relativa ai tempi che sono corsi e che corrono. Semplificando, ma non banalizzando, potremmo dire che lo stress - e purtroppo ben di peggio - aumenta in rapporto all'irrazionalità e alla sua estensione.

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