sabato 23 febbraio 2013

Omissioni.

L'inutile campagna elettorale si è chiusa senza che nessuno si sia speso, abbia preso impegni vincolanti sull'Europa, sul lavoro e le pensioni. Si è glissato anche sulle devastanti crisi produttive e di vendita. Si è parlato, in fondo, di niente. Si è omesso di trattare e di coinvolgere il corpo elettorale sugli unici due temi dominanti e condizionanti del futuro prossimo, appalesando la completa inanità, incompetenza sui fenomeni in corso, la più assoluta incongruità della propria forma-partito o movimento che dir si voglia, a correggere, influenzare e sanare un modello sociale ed economico che relegherà milioni di persone non più richieste come braccia non qualificate della produzione, nell'indigenza. L'unica forma di rivalutazione popolare ci sarà esclusivamente nella veste di consumatori.

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