martedì 5 febbraio 2013

I vivi e i morti.

Ethan è vivo, Jimmy è stato ucciso. Jimmy era stato certamente traumatizzato dalla guerra del Vietnam, nella quale i soldati cittadini avevano dovuto affrontare, senza adattamento specifico, non solo le insidie degli agguati, ma anche i suoni primordiali delle savane. Ne ho un ricordo personale, in Africa e non ero in guerra. Per non turbare più i buoni sentimenti di una borghesia in grado di farsi valere e non avendo condotto una guerra "patriottica", come tutte le altre che si sarebbero succedute, Il Presidente Nixon abolì la coscrizione obbligatoria, sostituendola con l'esercito di mestiere, sancendo così quanto già in parte avveniva - ma in misura minore rispetto all'Italia -. Solo i poveri, con un basso grado d'istruzione e nessuna tutela familiare alle spalle, sono sacrificabili in guerra..e non solo. Come tutti i reduci, senz'altre qualità, Jimmy avrà trascinato la sua vita nell'anonimato e nella solitudine degli outsiders, forse, in Indocina avrà ucciso o praticato abusi con un livello di consapevolezza pari al suo occasionale ed incidentale utilizzo, la stessa insussistenza che lo ha fatto uccidere con premeditata tecnica. La stessa, residua, con cui aveva eliminato il povero conduttore dello scuola-bus che, nel suo compito e dalla sua piccola veste sociale avrà assunto qualche superficiale, ma inossidabile certezza..dissoltasi in un attimo. Jimmy è stato ucciso, eppure, non aveva abusato, in nessuna forma di Ethan, dopo il sequestro, gli aveva fatto fornire dei giocattoli e, insieme a lui, sia pure in una situazione allucinatoria, guardava la televisione. Forse, a cinque anni, l'età di Ethan, jimmy era già segnato ( il carattere si forma da zero a tre anni ), forse, invece, era ingenuamente più spensierato e felice. Ethan, infatti, è autistico. Come se avesse sintetizzato un'originale esperienza. Come se avesse già avvertito la mancanza d'amore.

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