giovedì 5 maggio 2011

Note a margine

Egr. dr. Vezzani,
coerentemente con quanto dichiaratoLe, annoto idealmente - perché ne resti traccia - la Vostra delibera sanzionatoria.
Confermo tutto quanto è contenuto nella mia replica alla contestazione istruttoria, deduco che l'appiglio punitivo è stata la mancata giustificazione dell'assenza di un'ora, puntualmente annotata dallo spionaggio interno, che tutto sa, ma al quale e verso il quale è demandata la più assoluta riservatezza, anche se ogni notizia "pruriginosa" è nota anche alle bariste dei paraggi.
Non mi era sfuggito, al ritorno dalla mia passeggiata decantatoria, con passaggio in libreria, che a questo avreste potuto abbarbicarVi, ma ho volutamente rimosso il pensiero di una insensata giustificazione, in rapporto ad un farisaico intento.
E' dal Novembre dello scorso anno che sono al corrente del "monitoraggio" a cui sono sottoposto e ne conosco anche la causa prima: il costo che rappresento per Voi.
Più d'uno me ne ha riferito e soggiunto che al Credem "i problemi sono sempre di questa natura".
Per parte mia, non ho mai dubitato che, nella Vostra logica, non ci sia posto per un sessantenne, inassimilabile al Vostro costume e che - sempre per Voi - rappresenta "un costo non ammortizzabile"..
Vi faccio tranquillamente capaci di creare le condizioni e le situazioni adatte per riuscire nello scopo, giocando ovviamente e sinergicamente in squadra.
Creda, ne ho viste di peggio, in ambiti più complessi e, in rapporto ai loro scopi, più sottilmente insidiosi. So, per altro, che Voi, essendo più semplici e diretti, potreste essere letali.
Se sarà necessario, avrò le mie ragioni da esporre ad un giudice terzo e non ci sarà barba di profeta, né di avvocato alla ricerca di conciliazioni, ad impedirmelo.
I direttori interni non mi interessano, per cui, esperite, se saranno necessarie, le formalità, ci confronteremo nella Sede neutra e paritaria che il Codice prevede.
Le segnalo, infine, che è mia ferma intenzione terminare il servizio al compimento del sessantacinquesimo anno d'età, per accedere alla pensione di vecchiaia e che non ho mai pensato di prendere scorciatoie.
Si tratto, a suo tempo, di un'iniziativa del legale del mio sindacato. Lo lasciai fare, sapendo che era inutile, perché non ero io a sostenere le spese.
Credo di essere in grado di dare alle mie comunicazioni un contenuto più grave e formale, ma non ho voluto aggiungere alla sanzione una pena accessoria. Ritengo che il contenuto sia comunque chiaro e spero di non vedermi rimproverare il tono, sorvolando sulla sostanza.
Con i migliori saluti,
Pier Paolo

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