giovedì 5 maggio 2011

Milone

Quando mi vedo sfilare innanzi il rincoglionitume clientelare, penso che tra poco sarò anch'io come loro.
Qualcuno è di una compulsività e di una coazione a ripetere, seconda solo a quella dei proattivi ( nevrotizzati ) colleghi.
Contemplando, chi estaticamente, chi non, il nulla e non avendo più niente da fare e, soprattutto, in cui identificarsi, eccoli alle bussole, dopo una visita in chiesa, un salto dal medico, in attesa del pasto di mezzodì.
Infine, una coppia, molto anziana e affiatata che passa una volta al mese, per essere in ordine con gli adempimenti: un'operazione a nome di lui, due a nome di lei, discutendone un po' le modalità, prima dell'esecuzione.
Poi, un saluto affabile, ma non cerimonioso e, uscendo, lui la prende sottobraccio.
Così, pur nella perdita di senso che precede la morte, potrebbe avere un significato inoltrarsi nell'ultima parte del viale.

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