domenica 21 novembre 2010

Milone

Caro Milone, viviamo in un mondo strano, nel quale le tradizioni, i costumi e fin'anche le norme non costituiscono più un riferimento oggettivo del vivere e dell'operare. Parlavo ieri sera con un'aggraziata signora, amabile e spiritosa, che opera per conto di una stimata società, nostra cliente. Siccome mi porgeva in sequenza una serie di moduli, alcuni dei quali non amministrabili allo sportello, le ho chiesto - nei termini acconci - per quale presunzione ritenesse, lei e la sua società, che noi dovessimo sbrigarle anche le faccende private presso la posta et similia. Dopo aver accennato ad una certa familiarità di rapporti che già intravedevo, ha sottolineato che il pagamento delle utenze societarie e private con bollettini, ad esempio, era soggetta ad una commissione che non si limitava al recupero del balzello (ex)pubblico. Se le cose stanno così, vecchio mio, propongo si istituire anche un servizio di doag's sitter, al quale, nell'ambito della Passione e della Responsabilità, sospetto di essere un potenziale candidato. Ecco perché, di prima mattina, è così minuzioso il computo dei tagli delle banconote richieste a domicilio e la ragione dei rimbrotti, quando i suddetti tagli sono consegnati al primo avventore che, passando, ne faccia richiesta.

Ieri sera si è tenuta una riunione di un'ora e mezza, dopo la chiusura pomeridiana della banca. Mosé era disceso dal Sinai e ci aveva recato le Tavole dei "nostri" Valori, Principi e Impegni.
Dato che non erano discutibili e che la vita urge e reclama, ho ritenuto che li avrei appresi nella prassi e, avendo avvertito il suono di motivi orecchiabili, nell'uscire ho gettato una moneta nella custodia del violino di una brava e gentile, nei tratti e nei modi, ragazza, che, proprio sullo stipite della nostra porta, li suonava per i serotini passanti.
Un'improvvisazione bella ed amabile di una musicista di altra Accademia. Il Conservatorio di Bologna vieta ai suoi studenti di esibirsi in strada, sui mezzi pubblici e davanti ai ristoranti in estate. Secondo me, sbagliando.

Milone, solo tu puoi salvarci. Porcedda, omen-nomen, è insolvente e siamo già a -3. L'ultimo presidente scudettato, Renato Dall'Ara era reggiano e pur aiutato molto e molto discretamente dalla famiglia Goldoni - della quale è scomparso pochi giorni fa l'ultimo rampollo, Franco - i "Gondoni, a Bologna per via dei profilattici che rappresentavano il loro "core business" -, seppe dimostrarsi meno provinciale e più appassionato degli "imprenditori" locali.
Sono convinto che con la tua intercessione e per la Passione e la Responsabilità che caratterizza la Famiglia e i suoi vassalli, la mitica, perché i suoi fasti sono ormai preistorici, società potrà risorgere dalle sue ceneri..o peggio e io sarò il primo presidente del Milone fans club.

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