mercoledì 17 novembre 2010

Milone

Quanto siano entropici i sentimenti ed i pensieri ( o immaginati tali ) delle persone, nel loro variabile riproporsi di generazione in generazione, già credevo di sapere, ma la loro proposizione scherzosa seppur veritiera, me li rivela ogni volta, sorprendendomi. I testardi sentimenti di destra che ispirano i miei due - forse tre - compagni di banco odierni, in reazione al suono della manifestazione studentesca che sciama lungo l'Equatore di via Indipendenza, mi sconcerta, perché - ritengo - viene da semplici lavoratori, la cui ingenuità riguardo ai loro destini eterni ( nel senso che non si compiranno mai,come se li immaginano ) e progressivi è pari a quella, almeno gioiosa e canterina, dei manifestanti. Questi ultimi provengono dai Centri sociali delle periferie bolognesi e non ( c'è anche qualche delegazione straniera )e sventolano vessilli domestici ( ho distinto anche due bandiere del Bologna f.c. ). Sono manifestazioni diverse per contenuti e interlocutori, rispetto a quelle dei miei tempi e mi hanno ricordato una campagna elettorale in Brasile, al suono del Samba. Un cartellone recava la scritta:"l'istruzione combatte la disoccupazione", slogan ingenuo non più di quelli che leggiamo quotidianamente sul nostro portale. Io, personalmente, non mi aspetto niente dalla sinistra politica, tanto è vero che, quando votavo, mai un mio residuale suffragio è andato al P.C.I., ma neppure ( me ne guardavo bene ) alla D.C. e al M.S.I., ma non ho mai identificato i miei sogni con il modello socialmente al potere. Uno slogan che - non so se consapevolmente e sinceramente - accenna al sapere ( che per me non deve servire all'occupazione )potrebbe, chissà, per una eterogenesi nei fini, contribuire modestamente all'elaborazione di quello spirito critico, senza il quale la nostra vita di primati rischierebbe di assomigliare troppo ai più divertenti documentari del National Geographic.

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