martedì 2 novembre 2010

Critica e teatro.

Nella mia prima critica dello spettacolo "Hollywood", vincitore fra le compagnie scolastiche, mi focalizzavo sulla performance dei protagonisti principali e, in quest'ambito, sottolineavo talune critiche all'interprete dello sfortunato protagonista maschile, schiacciato fra un amore per una donna frigida e omosessuale, che in lui cercava solo lo strumento della propria realizzazione, il fallimento del suo matrimonio per inseguire caparbiamente un'illusione, e la rapida obsolescenza artistica per l'introduzione del sonoro nel cinema.
In particolare, notavo il mestiere già consumato dell'interprete che metteva in sordina l'istrionismo, il particolare coltivato, l'estro che mi erano sembrati appannaggio di Pietro Riguzzi. A metà strada, ma eccellentemente, si situano le due Greta Garbo, sia la prima senza risorse e sotto traccia, forse anche umile e l'ultima, ormai inserita nel meccanismo della finzione e pronta ad imporre le sue algide caratteristiche. Nel mestiere dell'ottimo e già professionale protagonista, mi era parso di cogliere una certa vanità tecnica, insieme ad una consumata abilità propositiva. va da sè, che la miscela di questi elementi hanno certamente contribuito al successo di tutta la compagnia, sotto l'egida dell'appassionata regista.
non abbia quindi a dolersene il valente primattore, anzi, forte della sua conoscenza circa la finzione scenica, sappia farsi forte delle critiche, anche le più ingenerose, che sono il frutto di una faziosa preferenza, affettiva, ma anche artistica, per il gusto, un po' istrionesco della caratterizzazione personale del proprio personaggio. Se, come ognun sa, il teatro è rappresentazione falsificatoria di un testo letterario, la critica, ancella spesso frustrata ed inane, non può essere da meno, ma questo non deve deprimere chi ha prestato il proprio lavoro con tanto impegno e così importante risultato e , men che meno incrinare i rapporti di costruttiva e feconda coesione interpretativa, che spero prossimamente di poter ricommentare, in una ancor più entusiastica collaborazione.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti