giovedì 14 ottobre 2010

Milone

Caro Milone, hai aperto sessantadue conti da ieri sera. Non ti farà male?
Osservavo casualmente il corridoio creato(si) di fatto fra le postazioni successive del front-office lungo il percorso di confezionamento dei nostri polli selezionati e, come per un'illuminazione o un sintomo di Alzeimer, ho improvvisamente collegato quella immagine ad un alveare, nel quale le api operaie possono proattivamente prodigarsi, passando di cella in cella.
Per rimanere nella metafora, ho immaginato che, per qualche esigenza superiore fosse necessario recludere, spero temporaneamente, i coloni e far scorrere elettronicamente delle sbarre ferrate, come tante volte abbiamo visto nei penitenziari nord-americani. I box, infatti, sono tutti uguali, anzi anonimamente identici.
Che bisogno ci sia stato di Gae Aulenti, probabilmente stilista di famiglia, per corredare il tutto, fa parte di quelle iconografie di sistema, che illuminano di splendore ( sia pur con le lampade a basso consumo ) l'Ente superiore per rifrarsi sui giulivi e operosi coatti.

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