domenica 3 agosto 2014

San Lazzaro fieristica.

Sono stato alla Fiera di San Lazzaro, ohilì, ohilà. E' stata la prima vola in vita mia e non ho rimpianto di essere mancato alle precedenti. La solita kermesse da strapaese, che ha raggruppato tutti gli esuli dalle spiagge dell'area bolognese. Una masnada, in gran parte intenta a sbrodolarsi addosso l'unto dei maxi-piatti di plastica ed a completare lo schizzo d'arte moderna con lo sciacquio delle bibite recate ai tavolacci, su quali si avventavano mamme obese e bambini maleducatissimi. I padri, intanto, facevano la fila mentre truci macellai trituravano porchette in serie, con in cima la testa di un nobile maiale. La stessa prepotenza rapinatrice albergava ai parcheggi intasati: forte dell'esperienza romana e valutato rapidamente il perimetro di insediamento delle automobili, ho girato in tondo per ventitré minuti, durante i quali ho rischiato due volte l'incidente, pugilistico nella prima occasione con il pater familias di una accolita di palloncini aerodinamici, che puntava un uscente da un loculo bianco e nella seconda una isterica accusa di stalking e violenza sessuale da una guidatrice, al volante di una macchinetta con altre due femministe deluse ed incazzate. I follicoli scoppiano e ci vuole pazienza e carburante. Ecco, infatti, un nonno pappagorgioso che sembra riportare a casa, prima dell'imbrunire, due nipotini: Ho già superato il loculo di sosta quando li intravedo e, con vertiginosa retromarcia sul rettilineo, all'inizio del quale vedo svoltare, minacciosa, un'altra autovettura, recupero la priorità d'attesa, mentre il patriarca esce con tutto comodo dal parcheggio e io faccio orecchie da mercante alle strombazzate del sopraggiungente, che, troppo tardi, si è accorto dell'opportunità. Risalgo quindi il corso verso la piazza dell'evento e vedo che tutte la automobili sono marchiate dal foglio giallo della contravvenzione, mentre un'ultima è in via di rimozione, per ragioni apparentemente note solo al conducente del mezzo che la sta inganasciando, del vigile che lo ha chiamato, perchè indispettitto dal prolungato servizio di sabato sera. Anche gli altri astanti si chiedono perché. Il peggio è passato e, rinunciato ai fritti sfrigolanti, unica attrattiva per una miriade di affamati, vado verso il motivo della mia originale visita. Basti, per ora, la San Lazzaro fieristica; dei moventi parlerò, con la dovuta conoscenza, in altra occasione.

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