domenica 3 agosto 2014

Le declinazioni associate.

Il quattro Agosto 1974, il treno Italicus a San Benedetto val di Sambro, il due Agosto 1980, la stazione di Bologna, ogni biennio, di questi tempi,a Gaza si muore, in estate i voli civili vengono coinvolti nelle guerre non dichiarate, a Gheddafi o all'Ucraina. In estate al sud della Georgia sono stati fondati due nuovi staterelli sotto l'egida della armi di Mosca, anzi, da lì è cominciato il recupero economico e di potenza della Russia post eltsiniana. Gheddafi è stato rovesciato in estate, le primavere arabe sono sorte e sono abortite in estate, la Siria ha cominciato la sua ignorata - perché c'è stallo fra gli interessi delle potenze - guerra civile con le giornate lunghe e chiare. Anche la mafia sembra preferire il bel tempo per i suoi attentati più eclatanti ed in estate si sfoga la più cieca violenza contro le donne. Sembra che il bel tempo riattivi la caccia etologica degli spiriti giovani ed animali - quelli evocati dal capitalismo ne sono solo gli adattamenti finanziari - la rabbia frustrata, la disperata apocalisse minimale che attanaglia tutti i protagonisti dei drammi minori, soldati compresi, come se, la stasi nel lavorio quotidiano, spalancasse gli abissi reconditi della psiche e rendesse insopportabili i contrasti, le forzature, le provocazioni o la presa d'atto di un fragilissimo ed a volte conflittuale e nevropatico conflitto, che non ha ancora trovato, per uno dei protagonisti, la via di fuga e che lascia l'altro nell'indeterminatezza e nella solitudine più cupa. D'estate i sicari delle maschere ascose agiscono per loro conto, i conti si regolano all'aperto dove le persone indugiano a lungo, il marito tradito viene in trasferta al seguito della moglie che si accinge a lasciarlo e uccide il prescelto al suo posto, significando, in tal guisa, che gli sta portando via l'ultimo approdo, anche fedifrago, di una vita di relazione agli sgoccioli, oppure alla furia della disperazione si accompagna l'uccisione della moglie e dei figli, che anche le madri portano con se prima di suicidarsi. La stampa, quando abbonda di conflitti politici, limita un po', d'estate, la cronaca di queste infelicità sanguinose, ma quando - sempre più di rado - queste circostanze non si verificano, insieme a radio e, soprattutto, televisione, si spende in particolari ed inchieste grandguignolesche. I vecchi, insieme alla consapevolezza della loro debolezza, ripiombano nelle figurazioni della violenza che ha accompagnato, anche se non coinvolto, le loro vite, come le nostre e, come i bambini, riesumano la paura delle oscure forze del male che li circondano.

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