sabato 5 febbraio 2011

Milone

Caro Milone, termino il mio "giro" di addestramento e ricopro, in sagoma, l'ultimo sconosciuto anfratto del saloncino aziendale. Il giovanoe gestore, infatti, si è ammalato, secondo compatibilità aziendale, lucrando una settimana lavorativa, comprensiva però del sabato e della domenica. Bisognerà essere meno indulgenti in futuro e non pagare più i primi tre giorni di malattia. Ti narrerò della mia giornata.
Sul portale, sotto le vignette di testa, la massima del giorno mi ricorda che l'ambito che ricopro rappresenta il biglietto da visita della banca. Per una coincidenza non voluta, ieri sera sono stato dal barbiere.Tardivamente, associo a questo "incidente" l'espressione compiaciuta del direttore e del suo vice, venuti in successione a congratularsi. Attendo ospiti.

Berlusconi sparava bonifici a favore di Noemi, intestandoli alla di lei madre. E' stato il primo, distratto pensiero che ho fatto, a suo tempo. Pare che queste giovinotte non sappiano neanche parlare in italiano: bella compagnia. Eppure credono di poter ambire ai fasti delle apparenze, conseguiti i quali daranno una superficiale ripassata al lessico e, chiudendosi a riccio, fuori dal loro ambiente, per non far trapelare l'ignoranza, rilasceranno sentenze e sanzioni. D'altra parte, a che serve l'onore, quando c'è la reputazione? Deve essere questa l'educazione che hanno ricevuto.
Per comprenderci meglio, dovremmo considerarci alla luce di quel che siamo, senza sovrastrutture, in molti casi, fra l'altro, labili: dei primati evoluti, ma pur sempre dei primati. Anche se nati non fummo a viver come bruti...quanto al seguir virtute e conoscenza, se autentiche, è aria di vetta; bisogna restar umili.
Di là dall'armadio, sento un altro gestore ( oggi ne riempio il loculo deserto, ma lo sono stato per anni ) che illustra ad una signora che "non vorrebbe lasciare i B.O.T.", le possibilità dei P.O. Eppure è una persona a modo e garbata, ma, per sopravvivere, inclina al possibilismo ed ai vaticini della Sibilla cumana, i cui oracoli erano sempre ambivalentemente interpretabili. La tua parola sia Si o No! La nostra lingua italiana colta ( si fa per dire )è un verbo cortigianesco, duttile, adattabile, proattivo..menzognero, più adatto a blandire ed ingannare, che ad offrire sicuri riferimenti a noi ed ai nostri interlocutori.
Stasera c'è il C4.

Non sono per nulla convinto che un cambio di regime migliorerebbe la cose. Leggo che il popolo egiziano esige, dopo trent'anni, durante i quali, sia pur condizionato, lo ha votato, che Mubarak, la cui nipote balla al Paradiso di Rimini, vada via subito. Non tollera ritardi alla sua felicità, ormai immemore dei numerosi morti ( capri espiatori di una violenza che , altrimenti, si sarebbe riverberata sulla violenta comunità ). Viva l'esercito! E' morto il re, viva il re! Santo subito! Domani, cosa cambia?
A quando una rivolta degli schiavi del Credem'a me, al grido di Maramotti & family, go home?

Giuseppe d'Andria parla ai cassieri: "avete fatto il pieno, nelle "mie" casse; "vi va di lusso questo mese!" Si accende subito la discussione circa la prossima ripartizione delle grazie e risulta che il serbatoio, a Febbraio, non potrà essere riempito, perché il mese è troppo corto. Manca un giorno. Il bisestile sarà più ricco.

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