sabato 12 febbraio 2011

Milone

Vecchio Milone, qui al Credem'a me la realtà è sempre virtuale e suscettibile di fantasiose interpretazioni. in assenza di Giusepe d'Andria, alias Giuliano d'Aversa, in ritiro spirituale presso l'Ordine maggiore di Reggio, ne occupa temporaneamente il Leggio, cum humiltate, cioè ritenendo di dover svolgere i compiti "compatibili" senza indulgere a sublimazioni estetiche di ruoli, per il/i quale/i non ho interesse alcuno.
Invece, incredibile dictu, dalle casse prima e dal più giovane della piattaforma orbitante, proattiva astronave del nostro impegno colonizzatore del cosmo, mi sono giunte indicazioni assai bizzarre.
Chi occupa un posto, ne assume il ruolo e, guarda caso, da ciò conseguono una serie di richieste "manuali", del cui motivato rifiuto li renderò edotti alla prossima richiesta, come ho già fatto per le pretese del più anziano. Quindi, dopo aver ponderatamente meditato.
Si diceva in Credem'a me, che un ex RDE stava salendo nella scale gerarchica. Mi ha fatto piacere, perché è persona gradevole, non priva di ironia. Stamattina l'ho visto entrare e rapidamente uscire con una pletora di buste malridotte, che la sua Capa, pur indisposta, - ma domani ritorna! - lo aveva incaricato, dal suo letto di dolore, di recuperarle.
il "cachinni" CSA della platform minore, che morde il freno di una operatività non gratificante, ma che pensa di avere un radioso avvenire, solo perché laureato in una di quelle discipline spurie che le Università ti tirano dietro per sopravvivere ( altro effetto perverso dell'aziendalismo come misura di tutte le cose ), in funzione della provvisoria veste di RDE, mi appalta la chiusura delle sue buste, la maieutica ( estrazione delle sue pratiche dallo schedario ) proprio in rapporto alle mie "attribuzioni".
Oggi sono calmo e rilassato, ma prevedo che i vaffa' ( a cui non ero aduso ) non tarderanno.
Non mi dire, Milone, che tu eri un vecchio ragioniere di retrobottega, oggi riciclato nell'arena.

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