martedì 14 dicembre 2010

Milone

Mio caro Milone, non mi giungono notizie di interessamento della Famiglia all'acquisto dello spellacchiato Bologna f.c., da cui anche un Porcedda qualunque può pensare di spillar quattrini. La nostra è una realtà provinciale, come ha avuto la spudoratezza di sottolineare - proprio lui - ma l'affermazione è fondata, tanto è vero che, non appena si esula dalla contabilità domestica, si subiscono le scorribande di ogni sorta di avventurieri.
Ho l'impressione che anche nell'ambito delle aziende sia ancora sedimentata una mentalità premoderna e asindacale che per tutelare la propria bottega trascura le possibilità dei supermerket. Vige ancora l'economia dei piccoli feudi, dei piccoli castelli che costellano, restaurati, ogni sperduto e ridotto territorio. Da ciò l'inevitabile e "necessaria" mentalità cortigiana. ma di questa, se ne avrò estro e convinzione, ti riferirò poi.
Non so se intenzionalmente - credo di sì - o per precipitato di una miscela di elementi, il ruolo che ricopre il sindacato compatibile, esemplificativamente presso il Credem, sia riassumibile così:
la fase delicata dell'azione sindacale nasce quando bisogna determinare il valore della funzione economica rispetto all'utilità aziendale ed assegnare a ciascuna raltà produttiva, una zona, la più ampia possibile, di movimento e di sviluppo. La facoltà di giudicare in questo campo spetta esclusivamente al Credem, inteso come Ente di governo e non più - anzi, qui mai - ai sindacati o associazioni professionali che siano.
Gli scopi di governo del Credem vengono tutelati dai suoi organi esecutivi, coesi e orizzontali, molti dei quali privi di attribuzioni formali - vedi l'acronimicità della gerarchia di fatto, a confondere ed esemplificare ( sic! ).
I sindacati, se vogliono avere un diritto - limitatissimo - di cittadinanza, devono subordinarsi e ricevere una missione regolamentare ben definita, in forza della quale essi divengono degli organi para-aziendali. Ma il Credem, con ciò, non aliena da sé la propria sovranità, in quanto, in un ambito regolamentare, i sindacati non rivestono carattere di autonomia e non sono altro che dei mezzi per la disciplina economica e produttiva dell'azienda. Il modello Credem'a me ha realizzato lo svuotamento dei sindacati nell'azienda e la loro trasformazione in organi amministrativi, distaccati dai lavoratori ed irresponsabili. Anche se questi organi continueranno a sviluppare il nome di sindacati, la loro costituzione ed il loro funzionamento, il loro impiego, non avranno più nulla a che fare col sindacalismo, ma l'assimileranno alle altre branche dell'azienda ed alle più odiose fra di esse: a quelle adibite, in modo particolare, a stillare ai lavoratori una parte delle loro spettanze e, soprattutto, della loro dignità.

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