martedì 29 novembre 2011

Milone

Mentre i provvedimenti economici non sembrano così urgenti come li si contrabbandava, il Governo dei gerontocrati sapienti - una specie di Consiglio dei saggi o degli anziani - ha nominato i rispettivi sottopanza.
Il sottosegretariato, con ampie deleghe ed autonomie, serve da sempre a quella bulimia frettolosa - ci si alterna, infatti, di frequente - di affari per sé e, in proporzione, per i propri patroni. Si crea, in questa guisa, una coesione fluida, ma ad altissima densità.
Ti dice niente, Milone?
E' in questa fase "minore" che passano tutti quei conflitti di interesse che dovrebbero essere le Colonne d'Ercole di ogni democrazia e di ogni Stato di diritto.
Semplicemente, senza deroghe.
Che ne dici Milone? Sarebbe mai sorta la strana banca del Credem'a me, se questo basilare ed elementare principio fosse stato vigente e rispetttato, nel centocinquantenario del bel Paese?
Ieri, l'augusto Professore ha ratificato la nomina di alcuni noti lestofanti di lungo corso, adusi alle quinte colonne ( non a quelle d'Ercole ) aziendali, finanziarie e, ora, direttamente politiche, compreso il coniuge di un'ammanigliata Signora.
La maggior parte delle non nutrita, ma qualificatissima ( nel malaffare ) conventicola, proviene da banca dell'Intesa e fa riferimento esplicito e tradizionale a Corrado Passera, il motore, il catalizzatore dello Sviluppo che non c'è.
Intanto, a Termini Imerese ( ma la competenza non è del Ministero del Lavoro - pardon, del welfare? ) - si è prodotto in una narcosi rapidissima della tragedia greca che stava andando in scena, "incentivando", "accompagnando" - come se si trattasse di minori - , pensionando fin anche un quarantaduenne.
Mi spiace dirlo, ma la possibilità di trapassare il giorno al bar, in oziose chiacchiere, guardando il mare che proprio la FIAT, sul litorale, ha inquinato per cinquant'anni, ha "rimosso" istantaneamnete il "presidio" ai cancelli.
Che il mondo delle banche - nessuna esclusa - fosse la punta di diamante del clientelismo, diversamente modulato, lo sanno anche i sassi. Eccolo, quindi, rappresentato e all'opera direttamente, senza più mediazioni evidenti.
Se quest'uomo deve dare un contributo originale all'azione di Governo, io sono un fedele del Credem'a me.
L'esperienza storica non inganna e la nostra post unitaria, sia pur breve, ancor meno: tutto continuerà ad andare come prima dopo la ri-tessitura che la sospensione della democrazia avrà consentito di effettuare, nella festosa celebrazione "comune" del risanamento virtuoso e delle sorti eterne e progressive della nazione, alle quali, nella diversità dei ruoli, ma nell "unum sentire", crederemo di aver contribuito, dimentichi delle personali e "fatali" condizioni.
E' proprio tutto un Credem'a me, caro Milone.

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