lunedì 28 novembre 2011

Milone

Il Commissario europeo - mai tale carica fu ricoperta tanto a lungo e con tale conseguente zelo - ha relazionato il Consiglio di amministrazione, composto dai due soci forti e, a noi che saremo chiamati materialmente a ridonare l'oro alla ex Patria, che, in soli centocinquant'anni si è già avvitata ripetutamente su se stessa, cercando all'estero il consolidamento dei suoi interessi prevalenti, non si è peritato di riferire, come se fossimo i suoi ( i loro ) dipendenti.
In questo si sostanzia un'impressione già molto negativa.
La faccia seria, il tono pacato, le ignote abitudini sessuali ( a proposito, il vecchio Berlusca ha smesso di scopare? ) piaceranno al popol bove ( quindi, non a tutto ), ma rendono d'attualità l'espressione marxiana sulla funzione dell'intellettuale organico a un sistema, perchè ne possa trarre prebende e benefici. Il Professor Monti lo incarna perfettamente.
Se la battagliera Emma Bonino fosse stata prescelta dal secondo governo Berlusconi a sostituirlo nel ruolo di commissario ante litteram, non avrebbe(ro) potuto, neanche come senatrice a vita, ricoprire il suo ruolo attuale.
A proposito di citazioni, è sempre più attuale quella di Ugo Foscolo a proposito delle patrie memorie: "ma la gloria non vedo".

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