sabato 8 dicembre 2012

Tempi bastardi.

La centralinista, che, in Inghilterra, non aveva filtrato uno scherzo telefonico, riguardante la maternità di Kate, moglie di Williams e sorella di Pippa, si è suicidata. Non penso che c'entri il rimorso, quanto la massa d'improperi che si deve essere abbattuta su di lei, ad opera della Società telefonica per la quale lavorava ( o dell'amministrazione ospedaliera: prima telefonista, oggi infermiera ), del tutto priva del tradizionale humor britannico, che non è uso ai riguardi, neppure per le teste coronate. Troppo piccola è stata l'imprevidenza per essere sopportata; probabilmente, data la labilità della tutela del lavoro in Gran Bretagna, era stata anche licenziata. I suoi occasionali datori di lavoro - che evrebbero potuto scaricarla anche in occasione di una ristrutturzione - devono averla investita di contumelie per la cattiva immagine arrecata alla Società, che ora, per una inconscia categoria di archetipi, legati al potere, che sono alla base della tragedia greca, si sono alleati contro un'anima fragile e di ridottisime risorse. "Non le avevamo detto nulla, non era stata licenziata...ancora, ecc.". Non credo a una parola: aveva due figli piccoli anche lei, perché ignorarli, altrimenti, a beneficio di un regale nascituro? Ha fatto malissimo a uccidersi per una sciocchezza: si lotta sempre, per sé e per gli altri. Probabilmente era vittima dell'ambiente e delle sue ritualità meccaniche, del suo coalizzarsi momentaneo in rappresentazioni di psicodrammi vacui; non ci si uccide per tante tragedie vere, di fronte a situazioni insostenibili. Anziché esprimere una profonda tristezza, che credo sincera, i Principi avrebbero dovuto avere la sensibilità di far giungere alla proprietà ed all'interessata i sensi della loro neutralità e, perchè no, del proprio divertimento, presentendo che solo la malcapitata telefonista avrebbe fatto da capro espiatorio di una vicenda insignificante, usuale nel mondo dei media e, in fondo, stupida, che rende ancor più atroce la assurda sofferenza della piccola telefonista. Il Governo tecnico ha ricevuto gli otto giorni dal Sig. Berlusconi. In fondo, è vero, aveva fatto il suo tempo. Tutti i Governi agiscono per il contingente e, quindi, aggrediti il lavoro e le pensioni, che altro gli restava da fare? Impipparsi di accordi internazionali, di norme anti corruzione, invocate all'estero per tornare ad investire in Italia, rendere ineleggibile metà del "generone" berlusconiano e mettere di nuovo in pericolo le sue aziende, che accusano gravi flessioni se la famiglia proprietaria non è adeguatamente rappresentata e tutelata? Ecco che, senza perdersi in troppe spiegazioni, il Consiglio d'amministrazione della casa delle libertà, ha licenziato il manager ad obiettivo e ribadito chi è il padrone. Berlusconi, quasi ottantenne, torna in campo - lo fece anche Giolitti, prima del fascismo - a rappresentare una fetta significativa della società italiana, anche se non so se sarà ancora maggioritaria, per il bradisismo endemico della trasformistica società nazionale, ma certamente utile a salvaguardare ancora gli interessi della TV post craxiana. Poi, la successione si porrà anagraficamente. Ci mancherebbe solo Marina. Nel frattempo, come in una consumata compagine aziendale, l'Angelino d'occasione, interpreta ad horas ogni canovaccio gli venga suggerito, anche in patente contraddizione con quello di poche ore prima. Sono cose che succedono in pochi ambiti, credem'a me. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, la famigerata Fornero, faceva bene a piangere, a suo tempo. Continua infatti a ricevere messaggi minatori, uno dei quali ha riguardato anche la figlia. Sia lei, sia la rampolla, entrambe docenti universitarie - la discendente per indubbi meriti scientifici - continuano a ricevere le minacce di morte presso i loro uffici al Politecnico di Torino. Questo dovrebbe particolarmente inquietarle: il terrorismo italiano ha avuto e credo abbia, una valenza intellettuale - o, per gli spregiatori, intellettualistica; alberga cioè nelle Università e privilegia - si fa per dire - fra i suoi obiettivi, i maitre a penser, i professori che, spesso per mediocri aspirazioni e mediocrissimi privilegi, appaltano la loro tecnica ai politici, mettendo in bella copia e autenticando sul piano culturale, i provvedimenti - a prescindere - che i Governi vogliono assumere. In questo caso, c'è stata una temporanea identità fra le due figure. Fu così, per Marco Biagi, che effettivamente snaturò e destrutturò il lavoro, privandolo di ogni garanzia, per un possibile trasferimento presso l'Università di Bologna e non credo molto altro. Fu per questo che il Ministro Scajola, imperiale beneficiario di case ad opera di ignoti, lo definì un rompicoglioni. Forse, dal suo punto di vista, aveva qualche ragione. Quello dei terroristi è un romantico mondo di giustizieri dei principi violati e prostituiti che non ammettono che possano essere mercificati, mentre loro consumano in un attimo tutta la loro vita, mentre risultano giustificazionsiti, perdonano cattolicamente, la bieca materialità del peccato, lasciandone indenni i beneficiari immediati e mediati.

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