mercoledì 10 agosto 2016

Gutta scavat lapidem, così senza parere.

Prosegue, come una malattia silente, il meccanismo metodico di eliminazioane del personale dal sistema produttivo, o da quel che ne resta, di ogni settore merceologico. Nel mondo bancario, meno brutale, ma più subdolo, il fenomeno si può stimare con maggior chiarezza. Non starò a ricostruire la genesi e lo sviluppo della patologia, dell'epidemia degli esuberi prodotti dalle ristrutturazioni aziendali, dai piani industriali biennali, ma anche a più corto raggio: in sostanza, quando ce n'è bisogno o i cicli artificiali del lucro si fanno pressanti, come una tempesta ormonale, spesso una pippa coattivamente ripetuta. Codeste destrutturazioni sono sempre state accompagnate da adeguamenti-smantellamenti contrattuali, che non hanno messo, né metteranno le nuove leve, semplicemente generazionali, nella condizione di assicurarsi un pane sicuro e di entità prevedibile, dato che la selezione si esercita anche su di loro e per lunghi anni, attenta a cogliere anche qualche minimo cedimento nell'acritico dinamismo, teso a produrre un reddito crescente ( per mantenerne inalterato il valore ) esclusivamente per l'azionista, la cui rendita può essere messa a rischio , non solo da un fallimento, contro il quale, normalmente, si costituiscono delle riserve nel corso della vita dell'azienda ( quando non se ne distraggono le poste ), ma anche da un ridimensionamento, per il declino della capacità produttiva e della fungibilità dei dipendenti, spesso nomi attribuiti ad arte all'uso intensivo di risorse che si affannano a prestarsi, in una contesa per sopravvivere. E' dunque escluso qualunque recupero del salario, tranne che in termini di accordi ad hoc, continuamente rivedibili e sostanzialmente non negoziabili. Il reddito dell'imprenditore è assurto ad unico riferimento, non dichiarato, del valore d'impresa e tutti gli altri corollari valoriali ne discendono. Di concerto, anche sindacale, ad ogni stagione di mercato, la merce-lavoro si deprezza ( in questo contesto è materia vile ) e deve essere sostituita, con altra materia d'uso low cost ed ugualmente vile. Se in altri settori, il metodo e l'approccio sono più brutali e neppure commentati, in ambito bancario, la perdita, il "salasso" del Dottor Balanzone e di tutti i medici esperti della commedia goldoniana, si praticano con gravità scientifica e con un metodo che consente alle gerarchie di avvicendarsi e ai sindacati di smaltire per conto delle aziende, le eccedenze, rimpiazzandole con nuove iscrizioni pilotate, in un tutto unico, nel quale a decrescere sono solo gli stipendi e le quote associative. Si prospetta, per le banche e per i sindacati, lo sbarco, proporzionale alle dimensioni, nel mondo dei servizi e del welfare, nuovo business finanziario e illusionistico per le prime, nuova "ragione sociale" per i secondi. Comuni rappresentanti della SAS di compleso od Organi di coordinamento aziendali e di Gruppo ( ne ho fatto parte anch'io ) partecipano periodicamente a riunioni all'estero della loro Casa madre ( mi riferisco alle aziende acquisite da proprietari esteri ) e, una volta all'anno, per ora, a Bruxelles, a riunioni indette dalle Commissioni europeee o dalle altre massime istituzioni burocratiche comunitarie , nella quali, secondo me, hanno la funzione di far numero, ma che li accreditano nel conformistico mondo della "mezze maniche computerizzate", come un riferimento per aggiustamenti, adeguamenti, personalizzazioni e, quando sono in ballo, asili nido, navette per recarsi al lavoro, sanità convenzionata e anni mini(sabba)tici, con regolazione implicita, non evidente, con i cicli aziendali e con retribuzione a scalare, ma riferentisi ad altri quindici giorni di ferie all'anno. Ecco, quindi, che il vasto mondo, soprattutto femminile che ne pagherà le conseguenze, lamentandosene, a tempo e luogo, aderisce sorridente e "pende" dalla favella aziendal-sindacale. Il mondo bancario è sempre stato caratterizzato da due tornei e da due gironi: il primo riguarda la dirigenza ciclica ed itinerante ( ma oggi girano tutti, "come la rena, quando turbo spira" ) ed è il Torneo A; il secondo è il girone cadetto, una volta giocato dagli impiegati di concetto o di "prima categoria", oggi venditori di palloncini colorati, per la raccolta, destinati a rivelarsi sotto la soglia d'investimento quando si devono smobilizzare improvvisamente. Un mondo già pagato a cottimo e incentivato-disincentivato a progetto. Alla base di tutto, le conoscenze, le relazioni e, quindi, l'estrazione sociale, ma non, come un tempo, propedeutica alla "conferma" carrieristica, ma alla raccolta a punti, con buono carburante e un caffé pagato al bar.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti