venerdì 30 dicembre 2011

Milone

Sono diminuiti i consumi dei dolci, caro Milone e l'anno prossimo sarà recessivo, ufficialmente, addirittura in via previsionale.
La presa sul soldino, sempre ferrea, si è fatta meschina e la disoccupazione prende forma, soprattutto fra le fila di chi, senz'altro scopo che un lavoro, è emigrato e ora si trova letteralmente a spasso, costretto a mendicare un aiuto generico da chi ha occasionalmente conosciuto quando le vacche erano grasse, si fa per dire.
L'imprenditoria delle pulizie, che già lesinava ingaggi anche di mezz'ora, con spostamenti chilometrici, ha lasciato liberi moltissimi addetti. Gli orari si sono fatti antelucani e brevissimi. Si fa in tempo, dopo, a fare colazione.
Che in gran parte si tratti di egoismo cautelativo, lo si evince dalle immutate statistiche sulle vendite dei giochi elettronici, sui viaggi all'estero, pur drogati dalle tariffe low cost, sulla prostituzione.
Bologna è semideserta e lo resterà fin oltre l'Epifania. Le farmacie vendono prevalentemente metadone e antiacidi.
Il traffico di braccia e di altre parti anatomiche continua imperterrito, verso un paradiso ormai inaridito. La disponibilità si fa aspecifica, le sacche di emarginazione diventano visibili, l'equazione povero-criminale è di nuovo proponibile.
L'impossibilità di riservare un futuro prevedibile ai propri figli, l'inutilità prevalente di eventuali conoscenze e fin anche della buona volontà per assicurarsi il rispetto sociale, congiurano verso un futuro speculare al presente dei paesi efficienti e "virtuosi".: alle manifestazioni pubbliche e rivendicative, si sostituiranno i furti dei beni di consumo nei grandi magazzini, come questa estate, nel quartiere di Thottenam, a Londra.
Anche la cultura sociale si è rattrappita e prevalgono rancore, aggressività e rapina. Nonostante la miseria di questa filosofia, alla base fin dagli anni '80 del disastro attuale, non si manifestano anticorpi nell'organismo nazionale.
E' un altro aspetto della globalizzazione, cultural-propagandistica, che si impone.

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