venerdì 16 dicembre 2011

Milone

Dall'assemblea di ieri, caro Milone, sono emerse due verità lapalissiane: la "manovra" che, nottetempo, verrà "siglata" domani, sarà a saldi invariati, come quella di Super Mario Bros, rilanciatissimo, per Natale, dalla Nintendo.
Alludo cripticamente al Contratto di lavoro che, come i ladri di Pisa, la "parti" stipuleranno senza che i lavoratori siano stati consultati sui suoi contenuti. Verrà poi illustrato per la scontata approvazione.
Sarà approvato perchè conterrà un inadeguato adeguamento retributivo, quello compatibile fra la domanda e l'offerte ufficiose, in cambio dell'abolizione della "banca delle ore", che fu istituita per superare, nei fatti e non in diritto, le varie tipologie di permessi che il CCNL ancora prevede, seppur desuete. Forse saranno rianimati i permessi non retribuiti, purchè siano pari ai tre giorni più uno dell'attuale regime. Forse, modularmente, sarà aumentato l'orario di sportello, che, per noi, avrebbe anche il vantaggio di assicuarre un più prolungato servizio di portineria, senza assumere atteggiamenti carbonari, vagamente cospiratori - pardon complici - dato che non vengono pagati, nè recuperati.
La seconda constatazione riguarda l'anemicità dei diritti dei lavoratori in Credem'a me, sia sul piano normativo, sia su quello retributivo, non esclusa, per essere ipocriti, come costuma, una complice evasione contributiva, del tutto analoga a quella delle domestiche, che, per lucrare qualche spicciolo in più, non "vogliono" essere messe in "regola".
E' così vero che, da una comparazione empirica fra valore del premio di produttività- redditività e tasso di scioperosità fra le diverse aziende bancarie, risulta un'equazione all'incontrario per quanto ci riguarda. Così come per ogni altra categoria contrattuale, che, fra l'altro, l'azienda rinegozia con pretesti ricorrenti ogni qual volta le viene estorto un adeguamento parzialissimo alle regole comuni.
E' inoltre vero che l'onere per retribuzioni al Credm'a me è affine alla media di sistema.
Dove finiscono, allora, i soldi?
Nelle tasche capienti di una ristretta élite economica, costituita dai verici aziendali, a scalare, in granitica coerenza comportamentale ed espressiva di tutte le alte figure "manageriali" che lucrano le proprie prebende sulla redditività di "competenza", con un evidente schiacciamento delle retribuzioni impiegatizie. Su questa base, si sviluppano, come i funghi dopo una pioggia, i manierismi, le falsificazioni e l'ideologia pappagallesca.
In cosa consiste, allora, la seconda verità lapalissiana?
Semplicemente in una constatazione; come fa il Sindacato a rappresentare i lavoratori se questi non scioperano?
Plebe e possidenti uniti nella lotta.
Oggi, "il Gonfio", così carismaticamente chiamato - ma non da me - è assente.
E' morta la mamma di un suo amico, tre anni dopo il papà.
Proprio oggi!!

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