martedì 4 ottobre 2011

Milone

Caro Milone, da tempo il portale non recava alla considerazione comune i suggerimenti dei colleghi virtuosi.
La frettolosa sentenza che bolla tutti gli altri come viziosi si ammanta di ecologismo, ma, come tutte le altre sollecitazioni virtuose, ha una connotazione economica per il Signore e una morale per i plebei.
Simul stabunt aut simul cadent.
La discussione, piena di passione e di responsabilità, assomiglia, in molti tratti, a una partecipe riunione di condominio, nella quale gli inquilini si superano in zelo a fini di superiore risparmio.
Spassosa la proposta "giapponese", involontariamente azzeccata, alla quale il Responsabile di acronimo si cautela di opporre il decoro aziendale, specchietto per le allodole, alla pericolosa indicazione di svestirsi d'estate e di imbaccuccarsi d'inverno.
Insuperabile - non poteva essere altrimenti - il calcolo sull'inquinamento apportato in un anno dal mancato spengimento delle stampanti, pari alla dispersione nell'ambiente di trenta tonnellate di petrolio.
Circa il consumo abnorme di carta, proporrei di cominciare da quella igienica, purtroopo non utilizzabile sul retro per non contraddirne l'igienicità, rendendola asportabile dai contenitori solo previo inserimento di 10 cent a quadrato.
Sono certo che, così facendo, molti utilizzerebbero le dita.

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