domenica 3 aprile 2011

Milone

Davanti al mio maxi schermo televisivo ideale, si alternano, in rapido passaggio, i miei colleghi ginnasiarchi, come nel game boy domestico.
Appaiono fra le due colonnine del mio box, passano veloci, mentre altri, in controtendenza, sciamano all'incontrario. La loro forma fisica e il loro aspetto estetico attestano l'efficacia del trattamento. Ho fatto mente locale: le riunioni alle 13,15 devono essere speculari a quelle che, alla stessa ora, teneva Simone Cilloni in viale XII Giugno e che finivano regolarmente al termine dell'intervallo. Il quarto d'ora accademico all'incontrario, serviva al relatore per imbonire adeguatamente i coscritti. Mi fu detto che si faceva per coinvolgere una collega a part-time. Qui ce ne è uno solo a ripartizione d'orario modulabile, ma, ugualmente, si comincia prima, per finire, dieteticamente, quando riprendono i lavori.
Io spero di essere un democratico e non farò differenze: usufruirò, come allora, dopo una istruttiva esperienza, dell'intervallo.
P.S.
La comunicazione, questa volta, è stata breve, ma già come avvenuto nella precedente visita di inizio mese, si è tradotta in un unanime prolungamento d'orario, in straordinario non pagato né recuperato, alla fine del venerdì fantozziano.

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