martedì 12 aprile 2011

Milone

Caro Milone, sono in attesa del legato aziendale che mi recherà la sentenza dell'Inquisizione del Credem'a me. Con impeccabile "correttezza" è la seconda volta che mi pre-invita alla riflessione, ai tempi lunghi del pentimento, nell'ultima occasione, definito"razionalizzazione", in omaggio alla mia empia devozione a Giordano Bruno. Purtroppo, non attendo nella solitudine e nella macerazione del reprobo - l'efficienza aziendale non lo permette e il mondo incalza - per cui vivo sereno questo scampolo di vita, come colui che è ignaro che le sue cellule si stanno deteriorando, ma ancora non ne avverte i sintomi. Temo o credo, comunque, che ciascuno di noi morirà interpretando l'ultimo capitolo del canovaggio coerente della sua vita.
Eventualmente, per qualcuno, nella teatralità e nella finzione.

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