domenica 26 settembre 2010

Milone

Si è presentato un signore allampanato, con anello, fede nuziale ed orologio con bracciale in oro massiccio.
Si è appoggiato languidamente al banco ed ha proposto un assegno da versare sulla nostra Sede di....
Si è raccomandato di individuare bene il conto e di escludere con attenzione quello intestato a sua moglie, presidentessa della Fondazione beneficiaria, alla quale, però, risultavano intestati due conti.
"Telefono al Private". "Buongiorno, sono a Bologna...e non mi ricordo quale dei conti della Fondazione è vero e quale è falso". "Si, quello sul quale voi nascondete i soldi che versiamo...Bene, grazie".
So, per esperienza, che i personaggi facoltosi non scherzano, ma spesso sfottono: aggiornavo trent'anni fa i libretti al portatore della Ceramiche Ragno, che un Vice Direttore di quei tempi recava e poi ritirava a e da me, giovane operatore. Erano tutti intitolati: "il lavoratore", "sciopero" e "primo maggio" e contenevano i fondi neri della defunta società.
Comunque, a prescindere dalla scherzosità o dalla serietà ( si fa per dire ) della conversazione di cui sono stato testimone, penso che le Fondazioni siano il business di questo scorcio iniziale di XXI secolo.
Evidentemente, anche per delinquere, "est modus in rebus".

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