martedì 21 settembre 2010

Milone

Oggi, caro Milone, ho preso visione di un questionario ad uso interno, la cui compilazione - viene ribadito via mail - è "Obbligatoria!"
Devono averci mandato, per un deprecabile errore, il regolamento interno di pace del tuo acquartieramento, in previsione di qualche parata probabilmente, come quella di domenica scorsa quando si sono esibite in televisione le Frecce tricolori e laddove l'unico elemento antiestetico era il ministro della difesa.
Quindici pagine fitte di domande fondamentali per il raggiungimento dell'eccellenza.
Chi, infatti, senza eccellere, può sapere se, alle ore 24, le insegne passano alla modalità crepuscolare e se si accende l'orologio per regolare la vita randagia dei biassanot?
Confesso di non sapere se le piante dei nostri giardini, ove presenti, siano soggette a manutenzione, presumendo che siano incombenze da giardinieri. Oppure ci si invita alla vigilanza ed alla delazione? Solo per le piante?
Si continua, investigando sullo spengimento delle luci a basso consumo, quando gli intimisti locali vengono abbandonati, se si spreca l'impegno condizionatorio, estivo ed invernale, dell'azienda, trascurando di chiudere le finestre ed i vasistas, se i davanzali sono puliti, l'imbottitura delle sedie macchiata o strappata, se le pareti ed i soffitti presentano ragnatele e, soprattutto, se i posti auto riservati ai clienti, vengono invece abusivamente occupati dalle maestranze.
Ma forse, caro Milone, non del tuo rustico acquartieramento si tratta, bensì delle disposizioni impartite ai famigli degli augusti castellani proprietari.

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