mercoledì 31 agosto 2011

Milone

Che dicevamo, ieri, Milone?
Questa compagine di Governo fa una confusione ridicola anche quando tratta tete à tete ( o forse proprio per questo ) e produce l'effetto comico di catalizzare le particolarità bottegaie degli attori della pochade, sindacati in testa e, soprattutto, di quelli amici o "complici".
Sollevati dall'onere della solidarietà, i ceti che sotto una copertura formale, vivono di rendita, si sono accaniti sugli inoperosi statali e sulle cooperative. Nel primo ambito sbagliando, perché molti, più o meno oziosi, dipendenti pubblici si identificano con la Casa delle libertà, casomai di fare i propri comodi e, poi, perché hanno alterato l'implicita equazione: poco lavoro=bassa retribuzione e tranquillità.
Secondo rappresentanza, i sindacati complici si sono - almeno verbalmente - sollevati e la UIL, il più piccolo e notoriamente dedito alle carriere interne alle realtà nelle quali ha radicamento e presa, ha addirittura proclamato "lo sciopero generale degli Statali", mentre la CISL, che ne organizza ancora di più, si è dimostrata meno insensibile all'unità d'azione ( per la parte propria ).
Aveva purtroppo ragione Metternich: l'Italia è solo un'espressione geografica.
La nostra coscienza civile è pari a quella di chi governa, come diceva Forlani, con sincerità, riguardo alla moralità della politica nostrana.
Non mancheranno ulteriori occasioni di divertimento.

Scorrevo con attenzione la lettera aperta del nostro Amministratore delegato e vi coglievo la fotografia di una situazione stabile, da stabilizzare ulteriormente in termini di miscellanea interna, da centrifugare per trarne tutto il succo e da incrementare con maggiori dosi degli stessi ingredienti.
Due passaggi, però, mi hanno incuriosito, uno in premessa ed un altro al punto n. 3.
Cominciamo dal secondo.
Se i costi operativi crescono, nonostante la fungibilità da Tempi moderni e il cottimo, vuol dire che le dinamiche interne risentono della staticità generale e, in assenza di un sistema premiante orizzontale e trasparente, è lecito chiedersi di che cosa si tratti e se la conoscenza, come i denari, sia riservata ai beneficiari che ne custodiscono il segreto.
In premessa, invece, ho rilevato un'involontaria vena satirica da parte del mittente: se non fossimo stati costretti a pagare le tasse avremmo conseguito l'eccellenza.
Misterium revelatum.

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