venerdì 19 agosto 2011

Considerazioni agostane.

Mentre l'Agosto procede imperterrito nelle sue consuete dinamiche in tutto il mondo, nell'Europa meridionale siamo tutti in vacanza. Nelle città è rimasto solo qualche vecchio e gli extracomunitari. Anche la manovra economica è stata dettata dal duopolio dell'euro ed applicata pedissequamente, per poi dar luogo a quel teatrino della politica, tanto stigmatizzato, che non è altro che il riflesso condizionato con cui si proteggono tutte le lobby nazionali, a cominciare da quelle dei non contribuenti. L'Europeo, ma ariano, Pietro si appresta a frequentare un corso di indirizzo ai test di ammissione all'Università, con l'aiuto alimentare e morale di mamma Mela. Gli altri membri della famiglia proseguiranno le meritate vacanze che ultimeranno con loro, quando torneranno. Forti pressioni furfantesche si attendono sugli ultimi residui diritti dei lavoratori, quali l'impossibilità di licenziarli con motivazioni pretestuose o ingiustificate, mentre la società civile declina ad una nuova barbarie, assecondata dalla "naturale" piaggeria delle categorie, delle masse borghesi o piccolo-borghesi e dalle ideologie rassegnate ed acquiescienti. Temo che, per ora, debba bastare e mi aggiorno.

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