giovedì 30 aprile 2009

Milone

Domani è il primo Maggio, Milone.
Non è la tua festa, né, ormai, quella dei giovani lavoratori che, storditi dagli ultimi happening rockettari, indetti dagli ex sindacati, pensano che sia una pagana festa di primavera.
Povero lottatore, come sei, ti deprimerai a morte, assopito sotto l'albero che, alla fine, per rabbia, fenderai, rimanendo alla mercé dei lupi.
Buon primo Maggio, invece, ai lavoratori mobbizzati, ai precari che, dopo essere stati resi tali, si cerca di abbindolare, per carpirne il voto, con contraddittori scenari di stabilità e a tutti quelli che, dopo una vita di lavoro, vivono di misere pensioni.
Una sana colica incontinente, della durata di tre giorni, agli opportunisti, ai carrieristi, ai raccomandati e, soprattutto, ai conformisti, buoni per interpretare tutti i copioni.
A chi non capisce ( o finge ) una serena compassione.

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