sabato 25 aprile 2009

Il sindacato dei paradossi.

Per chi ci è vissuto a lungo è meno paradossale di quanto sembri a Massimo Riva, nel suo settimanale Avviso ai naviganti, sull'Espresso.
" I sindacati confederali sono soggetti quasi esclusivamente politici e non stupisce che esercitino questo ruolo nel sociale, sotto mentite spoglie. La mancanza di democrazia interna è evidente nel mancato ricambio dei vertici che si cooptano per linee interne ed il cui impegno "sociale" va ben oltre l'età normale del pensionamento. La CISL si adatta all'esistente con subordinata prontezza, come si addice ad un sindacato di impiegati pubblici e, casomai, aspirerebbe ad un riconoscimento legale, stabile e rassicurante. La CGIL, di origine comunista e cinghia di trasmissione della volontà del partito, si è però trovata più volte a rappresentare l'unica forza di contrasto alle violenze egoistiche dei padroni e dei loro impiegatucci, verso la forza lavoro bruta, ha anzi cercato di farle faticosamnete assumere alcuni civili contenuti comportamentali della borghesia, educandola all'amore per la libertà. Peccato che questa semplice sensazione sia oggi molto inquinata."

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