mercoledì 29 aprile 2009

Il paese normale.

Il Paese normale è quello dei berluscones, o meglio, la percezione di normalità e di identificazione della classe media è oggi, domani chissà...nel modello di successo del Cavaliere, pubblicitariamente offerto.
Berlusconi come Alberto Sordi che, a sua volta e di sicuro, non è stato un campione del progressismo, ma che, come il Capo, era amato, mai messo in discussione - neppure dalla moglie che non aveva - dai suoi maggioritari fans. Il suo unico merito è di aver introdotto il turpiloquio nel cinema italiano e di aver sublimato tutte le volgarità in un sospiroso sentimentalismo.
Ma non è solo un problema della Destra: è sintomatico che, a Roma, abbiano intitolato la storica Galleria Colonna all'Albertone, per mano di quell'altro pupone simil-democristiano di Veltroni.
A presto qualche Galleria Peppone e Don Camillo nel Reggiano.
Nel frattempo, non confondiamo le nostre ubie illuministiche con le possibilità percettive delle masse ed i suoi gusti grossolani, intendendo per appartenenti alle masse tutti coloro che hanno ad unico riferimento culturale il denaro, il calcolo e l'interesse.
Mussolini a suo tempo, Berlusconi ora, l'hanno capito.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti