domenica 5 agosto 2012

Fondamenti soci(ali)etari.

Dunque, in Calabria, ci sono famiglie intere a disposizione della mafia e sono famiglie di professionisti, le quali, in funzione dei loro servigi, occupano posizioni nelle ASL e, addirittura, contano dei magistrati nella loro Gens. Alcuni fra i membri delle famiglie medesime, si presentano alle elezioni locali e nazionali ( probabilmente i meno dotati ); tutti, in funzione dei servigi che dovranno rendere e a riconoscimento dei servigi medesimi, dovranno accedere alle funzioni, ai ruoli ed agli incarichi, che li renderanno possibili. Si tratta, quindi, di una "società" in evoluzione meccanica, della quale, la famiglia resta l'unico tassello, l'unico elemento immutabile. Deve trattarsi certamente di una famiglia stabile, anzi monolitica, indissolubile e, perchè ciò sia possibile, deve fondarsi su una società statica, nei suoi connotati economici e morali. Gli influssi, contrastati e controllati, della modernità, devono essere assorbiti, resi inerti e distribuiti secondo un feudalesimo aggiornato. Soggiace al modello appropriativo e totalitario, una morale "utile" all'invarianza culturale, comportamentale e di condizione di tutta la comunità feudale, fino a suscitare il riflesso condizionato di filtro, rigetto e di repressione di ogni, anche larvale, manifestazione di emancipazione, contestazione e rifiuto.

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