martedì 14 giugno 2011

Milone

La cessione di Banca Euromobiliare Suisse non può essere partecipata nei termini di un comunicato, dal quale sarebbe stato meglio espungere spiegazioni che non spiegano.
In Svizzera, negli ultimi anni, hanno spostato o eletto domicilio, soprattutto rampolli di uomini di finanza e, in partnership con papà, hanno consolidato robusti asset personali.
Qualcuno/a ha stabilito sodalizi, anche matrimoniali, e, dopo non molti anni di facile "gavetta", ora se la trattano alla grande.
Così ha fatto la figlia del private banker del Banco di Roma e uno dei figli dell'omologo di Unicredit. Il primo è in pensione da vent'anni ma continua a svolgere consulenza presso Carisbo, mentre ho visto il responsabile di quell'ufficio borsa, che conoscevo, presso di noi.
Ma stendiamo un velo di privacy su questi movimenti circoscritti e sincronizzati.
Sta di fatto che questa volontà di non crescere, di ripiegarsi su una auto-affermata natura domestica, risulta poco convincente, anche alla luce, abbacinante e schermata, della natura "evasiva" dei capitali da investire appena oltre confine.
Per la nostra come per le altre banche.

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