sabato 26 dicembre 2009

Sberleffi.

La pacca con Duomo, inferta a Berlusconi durante uno scomposto happening piazzaiolo, è equivalente ad una torta in faccia, degno suggello di una buffonata proselitistica. Non era stato lui, poche ore prima, ad asserire:"siamo alle comiche!"? Giusto e puntuale. Ben altra sobrietà dimostrò Giovanni Paolo II davanti al suo potenziale assassino e, fatte le debite proporzioni, Benedetto XVI, davanti alla sua trascinatrice.
Forse, pur senza aver visto la scena, puntualmente ripresa in diretta televisiva - vera causa di questi gesti, da parte di gente comune - consapevole che la sua caduta, o meglio, il cedimento al suolo dei suoi paramenti e di quelli del suo seguito, ricordava, nella teatralità della cerimonia, le svenevolezze delle divine del cinema muto, con il tendaggio ed i drappeggi della scenografia. Buffonerie, soltanto, che la deprimente speculazione successiva ha rinfocolato per consentire al volgo fazioso di sentirsi sintonico con la retorica d'accatto degli stipendiati commentatori televisivi.
Anche questa, soprattutto questa, è una chiamata ad una odiosa partigianeria.

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