martedì 15 dicembre 2009

Pizzini

Porfirio Rubirosa, rispetto al nostro Toscani, era un velleitario. La tecnica di Gerolamo, nella forma seduttiva, nella sostanza predatoria e per di più reiterata con successo sullo stesso malcapitato, affetto dalla sindrome di Stoccolma, lo rende effettivamente un campione, da celebrare nei circoli e presso i presidi dei nostri acquartieramenti.
Se poi, dismessa la divisa da parata, i commenti si fanno più sapidi, è per cementare lo spirito di corpo.
"Mastino, non molla mai l'osso (anche quando è completamente spolpato?), CDM, cecchino - lo ha inquadrato nel mirino...lo ha colpito! Non lo ha mollato mai".
Il Cliente è, invece, "oggetto", dell'attuale e di una precedente vita bancaria, che, evidentemente, imprintato (imprinting) o perché trascurato da piccolo e sensibile agli abbandoni, per mancanza di fantasia o perchè monogamo, c'è ricascato. Errare humanum est, sed, perseverare in herrorem, diabolicum est!
Comunque, con tecnica di squadra, abbiamo sconfitto il manipolo concorrente "in casa sua".
Lo sherpa acquisito - sia di esempio e modello a tutti noi - ci ha condotto ad una strepitosa DIRIND.
La saga padana ha avuto il suo coronamento nella consumazione comune della "preda".
l'evento, fecondato dalla cultura, è diventato rito sacrificale (degli altri) per ingraziarsi gli dei.
"Coccole, abbandono",un altro Eden.
Gerolamo, ai clienti cosa fai...? Altro che Porfirio.

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