giovedì 29 aprile 2010

Credem'a me

Il Credem'a me è un gruppo creditizio molto particolare nel panorama A.B.I., a cui pure è associato.
La libertà di adesione che da qualche anno vige - apparentemente per rimuovere le croste corporative, prima del fascismo che le istituì, poi del mondo I.R.I. - che il fascismo aveva creato e che la D.C. aveva reiterato per cinquant'anni, facendone uno straordinario volano di clientele, carriere usurpate, arricchimenti indebiti e collocamento di maestranze, a prescindere dalle competenze - ha consentito ad un grande gruppo bancario, Unicredit, di associarsi alla Confindustria del Lazio ( sic! ).
In Italia, ogni riforma rischia, per influenza cattolica di risolversi in una gattopardesca Controriforma, basta dare tempo al tempo e lasciar lavorare il manovratore. Fin da ora, la deregolamentazione serve a facilitare l'eterogenesi dei fini secondo gli interessi dei gruppi finanziari ed economici.
Unicredit non si può sottrarre alla complessità dei rapporti sindacali che la dimensione eterogenea del Gruppo comporta e, pur applicando selezioni macroeconomiche crudeli, mai si sognerebbe di non contrattare il V.A.P.R. - valore aggiunto pro capite -.
Lo fa per aziende, specializzazioni, sezioni e competenze, diversificando i cespiti, ma senza escludere nessuno.
Il Credem'a me, invece, pur gloriandosi dell'alta redditività e della sua reputazione internazionale - pur non sconfinando neppure in Alto Adige - dimostra, per corollario, di basarla sulla minuta contabilità di un'azienda domestica, che, pur paternalisticamente impicciandosi di tante specie che molti amerebbero, per privatezza, amministrare da sé, ai suoi dipendenti assicura un reddito che non possa farlo indulgere ai vizi.
Ha costumi antichi: pretende la grisaglia istituzionale delle banche che, nei centri cittadini, distingue i bancari incarrierati durante l'intervallo, che noi del Credem rischiamo di doverci comperare presso gli outlet.
La "meritocrazia", da che mondo è mondo, se è reale e non cortigianesca è sempre stata pagata poco, anzi, l'eleganza e i costumi men che modesti sono stati considerati chiaro indizio di disonestà o secondo lavoro.
Tranne che per i vertici ereditari, per dirla alla fantozzi.
Pur essendo un'emanazione finanziaria di un gruppo industriale, la sua veste bancaria la rivendica; Unicredit Banca invece, vuole dare un piglio industriale alla sua attività.
Eterogenesi dei fini o travestitismo?
A differenza degli altri Gruppi, Credem'a me non si vale di manovalanza d'occasione e dell'intermediazione dei negrieri delle agenzie interinali - altra innovazione normativa, in Italia, della sinistra.
Fa tutto da sé e, per questo, è apprezzato, all'inizio, dai laureati cassieri. Che la riservatezza tradisca lo spirito di padronanza, poco importa,prima di prendere posto in cucina e nelle foresterie. poi, a pancia piena - regime dietetico - il mugugno e solo quello, è consentito, se rimane nel sui limiti.
Gli scambi si fanno nell'ambito delle stesse materie, soprattutto quelli sindacali, senza barcamenarsi in fragili compromessi.
Diritti e doveri sono solo quelli scritti, ma questo principio, serio, non è apprezzato in categoria e non fa parte del DNA nazionale.
Invece, il rispetto di regole oggettive, onestamente interpretabili, è garanzia per tutti e per i più deboli in particolare, soprattutto quando l'imprenditore calcola di realizzare quanto accumulato ed epicamente celebrato, durante la "fase di accumulazione", le campagne di conquista di nuovi mercati, giustificazione di ogni guerra e di ogni sacrificio.

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