venerdì 17 luglio 2009

Ripensamenti.

Il 27 Apile avevo vagheggiato una pastetta a favore della Reggina e del Torino, a scapito del Bologna e del Chievo. Non ho cambiato opinione, almeno per quello che riguarda il Bologna. Lo stesso Moggi ha affermato che Cairo, che di calcio non capisce un cazzo, un tentativo in questo senso l'ha fatto e non dubito che anche Lillo Foti ci abbia provato. Ma questa volta hanno dovuto passare un turno. I Menarini anziché retrocedere, con una susseguente grave esposizione personale e societaria, hanno fatto un patto col Diavolo. Candidi come colombe e astuti come serpenti, hanno sfruttato sinergicamente la volontà di Luciano Moggi di rimanere attaccato al lucroso e gratificante affare del calcio moralmente dopato e la loro, caratteriale, di tornare nell'ombra a tessere la tela dei loro affari. Se così fossero andate anche, parzialmente, le cose, ci sarebbe da interrogarsi sul potere che questa "famiglia" del calcio, del dio pallone, può esercitare sulle cansorterie e sulle mafie economiche e politiche meridionali. Ricordate quando a beneficio del Messina, oggi radiato dai campionati professionistici, intervennero tutte le istituzioni siciliane e le banche emiliane fidejubenti e là dirottate dalla Banca d'Italia? Più normale che Moggi abbia indotto a più miti consigli, l'altro Capo banda, Rino Foschi, ingaggiato dal Palermo da Cairo a Gennaio. Strano che allenatore e soprattutto Direttore sportivo, già licenziati a fine Giugno, abbiano accettato di reggere il moccolo ai Menarini. E' veramente un mondo di smidollati, anche senza cogenze economiche, dove la dignità non alberga. Ci contestino pure i tifosi - che dimostrano comunque con una cultura, di destra o di sinistra non importa, da plebi sud americane - dixit Renzo: avranno quello che si meritano. Piz d'ach se a nò mai vest!

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