domenica 21 giugno 2009

Follie senili.

Il Presidente del Consiglio, comunque vincitore stabile di ogni kermesse elettorale da oltre tre lustri - salvo le due parentesi biennali del Prodi della situazione, poi subito cassato dalle clientele interne dell'eterogenea Unione da lui creata, viene da qualche tempo aggredito sul piano della propalazione della sua improbabile vita senil-sessuale. Risulta poco credibile che queste vicende, la cui descrizione dovrebbe compensare la perdita della possibilità di pubblicare le intercettazioni telefoniche, siano giunte solo ora alla conoscenza dei media e che i Servizi, che vigilano sulla sicurezza del premier non ne fossero a conoscenza fin dal loro svolgersi. Non possono essere stati che i Servizi a mettere a disposizione dei giornali queste illazioni, così come non possono aver ignorato l'attività dello stakanovista ed indisturbato fotografo sardo, per anni appostato su uno scoglio prospiciente la dimora industrial-presidenziale. Dopo Lele Mora, un altro procuratore d'alcova, reso esperto dall'esperienza di facilitatore d'affari, attività sempre praticata ed ora assurta alla dignità di categoria professionale: quella delle escort, per l'adesione alla quale è indispensabile la bella presenza.
Ammesso che quanto propalato sia vero e che delle professioniste, infide, dell'intrattenimento abbiano deciso disinteressatamente di denunciare il Satiro prostatico, per un intimo senso di moralità e giustizia; ammesso che queste prostitue possano agire senza ispirazioni e condizionamenti di altri fruitori delle loro grazie e delle loro delazioni, a noi cittadini, di tutto questo tradizionale porcaio, che ce ne cale?
O siamo davvero convinti della miglior gestione pubblica di brutte, sfigati e, soprattutto ipocriti?

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