domenica 21 giugno 2009

Ballottaggi.

Si conclude oggi una scomposta kermesse di insulti, insinuazioni, coinvolgimenti e colpi bassi, prima fra i tre, ora fra i due residui candidati a fare il Sindaco a Bologna. Il buon Guazzaloca, non alieno dalla diffamazione, ma sostanzialmente il meno disonesto dei tre, è stato emarginato dalla scarsa consistenza del suo partitino; Cazzola arranca sbavando ed incazzandosi (vedi l'accenno di pugilato con Galletti) e tira in ballo con ancor minore rispetto del candidato fedifrago, un'estranea maltrattata, sentimentalmente o professionalmente, non è ben chiaro. Delbono, sconta impropriamente la sua vocazione alle relazioni libere ed irresponsabili, ma non con minorenni. Sconta, soprattutto, la sua mancanza di autonomia dall'apparato che lo ha prodotto. Ex D.C. di sinistra, adattabile alle circostanze, non si è accontentato del magro stipendio del professore e, come già il suo Mentore, Prodi, si è dato alla più lucrosa politica, scivolando però sulle gonnelle.
Paradossalmente, tre ex democristiani si sono contesi la primogenitura civica.
Il più normale,sarebbe stato Guazzaloca, comunque candidatura non entusiasmante, soprattutto per l'entourage di clientes casiniani che si sarebbe portato dietro.
Vinca il meno peggio.

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